Passa ai contenuti principali

Il ciclo di quattro tributi poetici di Emanuele Marcuccio in omaggio a F. G. Lorca con traduzione in spagnolo a cura di Lorenzo Spurio

Breve nota introduttiva

 

Con l’autorizzazione del poeta palermitano Emanuele Marcuccio, che è unico autore dei testi che a continuazione vengono pubblicati, sono felice di poter dar diffusione su questo blog interamente dedicato al mondo lorchiano a quattro sue poesie – indicate quali “omaggi” – al poeta andaluso. Poesie che si riferiscono agli attimi immediatamente precedenti alla sua morte, al clima di profonda violenza sociale, al caldo torrido della campagna andalusa, al dolore derivato da un lutto tanto inspiegabile quanto avventato. Dopo l’evento tragico della fucilazione sommaria, a cui è dedicato il terzo componimento, il ciclo di liriche si chiude con “Distanza”, brano epigrammatico e raffinato nel quale Marcuccio lambisce la possibilità di un’al di là chimerico, di un oltre che scantona il reale e il visibile. Pare di cogliere in questa “visione” – termine caro al Nostro – un tentativo fulgido dai tratti mistici e abissali al contempo che ci permette un dialogo fruttuoso, ancora oggi, con un’anima fatta oggetto di sevizie e innalzata nella luce del Verbo.

I testi di Marcuccio sono stati in precedenza pubblicati su riviste, volumi cartacei e online (in nota, per ciascuno di essi, sono inserite le opportune note bio-bibliografiche) e vengono proposti in doppia lingua italiano-spagnolo. La traduzione in castigliano, intesa a conservare la tipicità del dettato di Marcuccio ma volta anche a ricalcare l’universo di segni e codici lorchiani, è curata e seguita dal sottoscritto.

 

L'opera "Fucilazione" di Renato Guttuso, ispirata al barbaro omicidio di Lorca.



 

I

OMAGGIO A GARCÍA LORCA[1]

 

Felce d’azzurro

scrosci di tempesta vespertina,

autunno vaporoso e nodoso,

rammarico dell’ormai svanito,

vita rossa di sangue coagulato,

erpici identici e convessi

in un plotone di fucileria,

schizzi incandescenti trasvolano

per la dura terra,

per un cielo di speranze placate,

di ardente divampamento di luce

a foggia di croce,

verso un punto centrale.

 

 

 

HOMENAJE A GARCÍA LORCA[2]

 

Helecho de azúl,

estallidos de tempestad vespertina,

otoño vaporoso y nudoso,

pena de lo despistado ya,

vida roja de sangre coagulada,

arados[3] idénticos y convexos

en un pelotón de fusilería,

salpicaduras candentes sobrevolan

por la dura tierra,

por un ciel de esperanzas aplacadas,

de ardiente brote de luz

en forma de cruz

hacia un punto central.

 

 

*************************

 

II

SECONDO OMAGGIO A GARCÍA LORCA[4]

 

Ali di vaporoso verde,

pettini concentrici

si schiantano nel mare

in rigurgito azzurro.

 

 

 

SEGUNDO HOMENAJE A GARCÍA LORCA[5]

 

Alas de vaporoso verde,

peines concéntricos

se reventan en el mar

en regolfo azúl.

 

 

*************************

 

III

ASSASSINIO

TERZO OMAGGIO A GARCÍA LORCA[6]

 

Putrida vena,

d’un orizzonte disseccato.

I nardi esplorano

il loro chiacchiericcio inconsueto,

e nuvole di fango inondano

coi loro piombi infuocati.

Un’alba azzurra

si stende solitaria

su ambiguo crocevia,

e un riverbero di verde luna

si accende, su occhi di fumo.

 

 

 

FUSILAMIENTO[7]

TERCER HOMENAJE A GARCÍA LORCA[8]

 

Podrida vena,

de un horizonte desecado.

Los nardos exploran

sus chácharas insólitas

y nubes de lodo inunadan

con sus plomos de fuego.

Un almanecer azúl

se extiende solitario

en ambigua encrucijada,

y un riverbero de verde luna

se enciende, sobre ojos de humo.

 

 

*************************

 

IV

DISTANZA

QUARTO OMAGGIO A GARCÍA LORCA[9]

 

A strapiombo sul mare

si staglia l’ombra

d’un alga rinsecchita,

l’ombra d’un orizzonte

chimerico.

 

 

 

DISTANCIA

CUARTO HOMENAJE A GARCÍA LORCA[10]

 

En desplomo sobre el mar

se recorta una sombra

de una alga resecada,

la sombra de un horizonte

quimérico.



[1] Ispirata alla barbara fucilazione del grande poeta presso Víznar (Granada), avvenuta il 19 agosto 1936. Poesia edita in Marcuccio, Emanuele, Per una strada, SBC, Ravenna, 2009, p. 74.

Questi quattro omaggi al grande poeta Federico García Lorca sono scaturiti dopo la lettura di un’antologia delle sue poesie, letta in traduzione italiana. Ho cercato poi di imitare, in maniera personale, il suo stile. [N.d.A.]

[2] Poema ispirado al bárbaro fusilamiento del grande poeta en las cercanías de Víznar (Granada), ocurrido el 19 de agosto del 1936. Este poema ha sido publicado en lengua original en Marcuccio, Emanuele, Per una strada, SBC, Ravenna, 2009, p. 74. La traducción ha sido realizada por Lorenzo Spurio.

Estos cuatro homenajes al grande poeta Federico García Lorca han surgido después de la lectura de la antología de sus poemas, leída en traducción italiana. He intentado imitar su estilo, en línea con mi poética personal. [N.d.A.]

[3] Con “arado” se entiende la parte posterior que se junta al tractor y que en tiempos pasados era juntada a los animales para arar la tierra y que tiene su sinónimo en “roturador”. [N.d.T.]

[4] Poesia edita in Marcuccio, Emanuele, Per una strada, SBC, Ravenna, 2009, p. 75.

[5] Poema publicado en lengua original en Marcuccio, Emanuele, Per una strada, SBC, Ravenna, 2009, p. 75. La traducción ha sido realizada por Lorenzo Spurio.

[6] Poesia edita in Marcuccio, Emanuele, Per una strada, SBC, Ravenna, 2009, p. 75.

[7] La más fiel traducción en lengua española del título de esto poema habría sido “Asesinato” o “Homicidio”, pero he intentado guardar el grande impacto emotivo de la lirica, eligiendo “Fusilamiento” o sea el particular tipo de morte que ocurrió al poeta. [N.d.T.]

[8] Poema publicado en lengua original en Marcuccio, Emanuele, Per una strada, SBC, Ravenna, 2009, p. 75. La traducción ha sido realizada por Lorenzo Spurio.

[9] Poesia edita in Marcuccio, Emanuele, Per una strada, SBC, Ravenna, 2009, p. 91.

[10] Poema publicado en lengua original en Marcuccio, Emanuele, Per una strada, SBC, Ravenna, 2009, p. 91. La traducción ha sido realizada por Lorenzo Spurio.

Commenti

Post popolari in questo blog

Su "Tra gli aranci e la menta. Recitativo per l'assenza di Federico García Lorca" di Lorenzo Spurio. Recensione di Isabella Michela Affinito

Recensione al libro di poesie di Lorenzo Spurio, dal titolo: “ TRA GLI ARANCI E LA MENTA – Recitativo dell’assenza per Federico García Lorca”, Collana L’Appello – Poetikanten Edizioni dell’Associazione Culturale Ilfilorosso di Rogliano (CS), Seconda edizione Anno 2020, Euro 10,00, pagg.65.     «[…] Lungo una strada va/ la morte incoronata/ di fiori d’arancio appassiti./ Canta e canta/ una canzone/ sulla chitarra bianca,/ e canta, canta, canta.// Sulle torri gialle/ tacciono le campane.// Il vento con la polvere/ compone prore d’argento. » (Dalla poesia Clamore di Federico García Lorca, tratta dal libro monografico n°5 Federico García Lorca – POESIE , Collana “La Grande Poesia – Corriere della Sera”, Edizione speciale per il Corriere della Sera, RCS Quotidiani S.p.A. di Milano, Anno 2004, pag.49). L’omaggio poetico che il saggista scrittore critico letterario della provincia di Ancona, Lorenzo Spurio, ha voluto dedicare a uno dei più importanti personaggi della letteratura spagnol